SUPERBONUS 110%: prorogato fino al 2026 per le aree terremotate del Centro Italia

SUPERBONUS 110%: ancora valido in alcuni casi
SUPERBONUS 110% - 90%

Nelle zone del Centro Italia colpite dagli eventi sismici, a partire dal 2016, il Superbonus 110% sarà prorogato per tutto il 2026. Lo prevede la bozza di decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze dedicata a imprese e infrastrutture, approvata il 20 giugno 2025 dal Consiglio dei Ministri. Si tratta di una misura strategica per sostenere la ricostruzione privata nelle aree ancora in difficoltà a causa dei terremoti che hanno colpito le regioni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo.
La proroga riguarda esclusivamente i Comuni in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza a partire dal 24 agosto 2016. In queste zone, anche nel 2026 sarà possibile beneficiare del Superbonus 110% per le spese eccedenti rispetto al contributo pubblico per la ricostruzione. Resta inoltre la possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta, strumenti fondamentali per agevolare l’accesso agli interventi edilizi da parte dei cittadini.
Per finanziare la proroga, il Governo ha destinato 100 milioni di euro, fondi provenienti dagli stanziamenti del cosiddetto “Decreto blocca cessioni” del 2023. Questo decreto aveva ristretto le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito, mantenendole però attive per alcune categorie particolari, tra cui appunto gli interventi nelle aree colpite da sisma.
Il Superbonus 110% resta attivo fino al 31 dicembre 2025 anche per altri territori colpiti da eventi sismici a partire dal 2009 e per specifiche strutture sociosanitarie e assistenziali classificate in categorie catastali B/1, B/2 e D/4. In questi casi, è richiesto che gli edifici siano di proprietà di enti non profit e che i membri del Consiglio di Amministrazione non percepiscano compensi.
Va ricordato che, al di fuori di queste eccezioni, il Superbonus sta progressivamente scomparendo. Attualmente l’aliquota è scesa al 65% per condomìni, edifici fino a quattro unità e immobili di organizzazioni non lucrative. Tuttavia, dal 2025, potranno accedere al beneficio solo gli interventi autorizzati entro il 15 ottobre 2024.
La proroga al 2026 rappresenta quindi un’importante opportunità per accelerare la ricostruzione nelle aree più fragili del Paese.

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