Procede a rilento l’adozione dei moduli unificati “Salva Casa” da parte delle Regioni italiane, a fronte del termine del 9 maggio 2025 fissato dall’accordo in Conferenza Unificata. Al momento, solo sette Regioni – Toscana, Sicilia, Lazio, Basilicata, Liguria, Campania e Lombardia – hanno formalmente aggiornato la modulistica per recepire le novità introdotte dal decreto legge n. 69/2024.
I modelli interessati riguardano i quattro titoli edilizi principali: CILA, SCIA, SCIA alternativa al permesso di costruire e Permesso di Costruire. L’obiettivo è uniformare su scala nazionale le procedure di regolarizzazione edilizia, rendendo più chiari e accessibili gli strumenti per la sanatoria semplificata, le tolleranze costruttive e i cambi di destinazione d’uso.
Toscana: moduli unificati ma in versione provvisoria
La Regione Toscana ha adottato i moduli unificati il 14 maggio tramite il Decreto dirigenziale 10133/2025, corredati dagli schemi per la relazione tecnica di asseverazione. Tuttavia, l’approvazione è provvisoria: la Toscana è in fase di aggiornamento della Legge Regionale 65/2014, necessaria per un completo recepimento delle norme introdotte dal Salva Casa. Una volta completato l’iter legislativo, saranno approvati i moduli definitivi.
Sicilia: un modello in più per le opere interne
La Regione Siciliana ha adottato cinque modelli unificati il 14 maggio, con Decreto Assessoriale 123/GAB: oltre ai quattro standard, ha introdotto anche il modello per la CILA per opere interne. In virtù del suo Statuto Speciale, la Sicilia ha gestito il recepimento in modo autonomo, già a partire da agosto 2024 con una circolare interpretativa, seguita da una legge regionale a novembre per integrare le disposizioni statali.
Lazio: integrazione ai modelli 2017
Il Lazio ha approvato i moduli con la Determina G05745 del 9 maggio, aggiornando la modulistica già adottata nel 2017. La Regione ha inoltre emanato norme interpretative sui cambi di destinazione d’uso, sul calcolo delle oblazioni e sull’accertamento di compatibilità paesaggistica, per rendere più omogenea l’applicazione delle nuove regole.
Basilicata, Liguria, Campania: percorsi diversi, stessa finalità
La Basilicata, con la Delibera di Giunta 246/2025, ha aggiornato i moduli senza ulteriori atti di recepimento normativo. Interessante notare che la Regione già prevedeva disposizioni più permissive, ad esempio in materia di altezze nei sottotetti.
La Liguria ha pubblicato i moduli aggiornati il 7 maggio (Decreto DG 3295/2025), dopo aver illustrato le applicazioni del Salva Casa sul territorio con un focus su tolleranze edilizie, sottotetti e edilizia libera.
La Campania, invece, ha recepito i modelli dell’accordo nazionale senza modificarli, con la Delibera di Giunta 252/2025. Tuttavia, ha lasciato aperta la possibilità di modifiche future da parte della Direzione Generale del Territorio, generando incertezze operative per i Comuni. Già a gennaio aveva pubblicato una circolare esplicativa sul Salva Casa.
Comuni sotto pressione: scadenza del 23 maggio
Ora tocca ai Comuni adottare i moduli aggiornati e pubblicarli online entro il 23 maggio 2025, come previsto dall’accordo. Tuttavia, molte amministrazioni locali esprimono dubbi sull’effettiva chiarezza e uniformità dei modelli, soprattutto laddove le Regioni hanno lasciato margini di interpretazione.
Con un’Italia ancora a macchia di leopardo sul fronte del recepimento, il pieno decollo del decreto Salva Casa resta legato alla tempestiva attuazione da parte delle Regioni mancanti e alla collaborazione stretta tra enti locali e tecnici per evitare blocchi e rallentamenti.
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