Il 28 aprile 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato una nuova finestra per le domande del bonus colonnine domestiche 2024, l’incentivo che sta giocando un ruolo cruciale nel favorire la transizione verso la mobilità elettrica. Questo bonus, concepito per sostenere l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici nelle abitazioni private, ha visto una riapertura dei termini, dando un’altra opportunità agli utenti domestici di beneficiare di un contributo per le loro ricariche domestiche.
A partire dalle 12:00 del 29 aprile 2025 e fino alle 12:00 del 27 maggio 2025, sarà di nuovo possibile fare richiesta per l’incentivo. Le domande saranno ammesse per gli acquisti e le installazioni che sono stati effettuati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024. Questo rappresenta una nuova chance per coloro che non erano riusciti a presentare la domanda nella finestra precedente, una riapertura che si rivela cruciale per il settore delle infrastrutture di ricarica, ormai sempre più al centro dell’attenzione pubblica e delle politiche ambientali.
Il bonus colonnine domestiche 2024 è parte di un insieme di misure del governo italiano volte a incentivare la mobilità elettrica e a ridurre le emissioni inquinanti, favorendo un futuro più sostenibile e ecologico. L’introduzione di incentivi per le infrastrutture di ricarica è uno degli aspetti fondamentali di una strategia che punta ad accelerare il passaggio dai veicoli a combustione a quelli elettrici, in linea con gli impegni internazionali e nazionali di decarbonizzazione.
L’incentivo mira a supportare i cittadini nella creazione di una rete di ricarica domestica, aumentando l’accessibilità e la convenienza di possedere un veicolo elettrico. In questo contesto, il bonus colonnine domestiche 2024 si distingue come un’agevolazione diretta a ridurre i costi di installazione e acquisto di colonnine di ricarica, particolarmente per le abitazioni private, un aspetto fondamentale per chi desidera avere una soluzione comoda e accessibile direttamente a casa propria.
La riapertura dei termini per la presentazione delle domande, come annunciato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si inserisce in un contesto di aggiornamento e ottimizzazione della misura. La prima edizione del bonus colonnine domestiche 2024, avviata l’8 luglio 2024, aveva visto una risposta meno entusiasta di quanto previsto, con solo 5.319 domande pervenute entro i termini previsti, per un importo richiesto complessivo di circa 6,3 milioni di euro, una cifra decisamente inferiore al plafond disponibile di 20 milioni di euro.
Nonostante il numero di richieste non abbia raggiunto gli obiettivi prefissati, il Ministero ha deciso di riaprire la misura per permettere a chi non era riuscito a presentare la domanda in tempo di accedere all’incentivo. Questo dimostra l’impegno da parte delle autorità italiane nell’accelerare la diffusione delle infrastrutture di ricarica e nel supportare una transizione energetica che ha bisogno del contributo di tutti, dai singoli utenti agli edifici collettivi.
Il bonus colonnine domestiche 2024 è un contributo a fondo perduto che copre l’80% del prezzo di acquisto e installazione delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici. L’importo massimo del bonus dipende dalla tipologia di beneficiario e dall’ambito dell’installazione.
Oltre all’acquisto e installazione delle colonnine e wall box, sono ammessi all’agevolazione anche altri costi necessari per l’installazione e il corretto funzionamento delle infrastrutture. Questi comprendono:
Impianti elettrici: le opere per adattare l’impianto elettrico domestico o condominiale alla nuova infrastruttura di ricarica.
Opere edili strettamente necessarie: se sono necessarie modifiche edilizie per installare la colonnina, questi costi possono essere inclusi nel contributo.
Impianti e dispositivi per il monitoraggio: il monitoraggio delle prestazioni e della gestione della colonnina.
Spese di progettazione, direzione lavori e sicurezza: per garantire che l’installazione avvenga in modo conforme alle normative di sicurezza.
Costi per la connessione alla rete elettrica: le operazioni necessarie per allacciare la colonnina alla rete elettrica pubblica.
Requisiti e Condizioni di Accesso
Per poter beneficiare del bonus colonnine domestiche 2024, è necessario rispettare alcune condizioni riguardanti sia il tipo di infrastruttura che la sua destinazione d’uso. Le colonnine e le wall box devono essere nuove di fabbrica, di potenza standard, e devono essere installate in aree accessibili solo ai beneficiari dell’incentivo. In altre parole, l’infrastruttura deve essere destinata esclusivamente all’uso privato nel caso di una persona fisica, o all’utilizzo collettivo da parte dei condomini nel caso di un condominio.
Il bonus prevede limiti massimi di contribuzione:
1.500 euro per gli utenti privati, ovvero per coloro che richiedono l’incentivo per installare la colonnina presso la propria abitazione.
8.000 euro in caso di installazione su parti comuni degli edifici condominiali, dove quindi più persone possono beneficiare della stessa infrastruttura.
Questi limiti sono volti a garantire che l’incentivo sia utilizzato in modo efficace per supportare il passaggio alla mobilità elettrica, senza generare disincentivi o abusi.
La mobilità elettrica è sempre più centrale nelle politiche europee e italiane per ridurre l’impatto ambientale del trasporto. Tuttavia, uno degli ostacoli principali alla diffusione dei veicoli elettrici è proprio la disponibilità di infrastrutture di ricarica adeguate, che siano facilmente accessibili, veloci e convenienti. L’introduzione di incentivi come il bonus colonnine domestiche 2024 è quindi fondamentale per superare questo ostacolo.
Avere una colonnina di ricarica a casa propria offre una serie di vantaggi. Innanzitutto, consente di evitare i costi e i disagi legati alla ricerca di una colonnina pubblica. Inoltre, permette di ricaricare il veicolo durante la notte, quando la rete elettrica è meno sollecitata, ottimizzando anche i costi energetici. Il bonus, in questo senso, si inserisce in una strategia più ampia volta a rendere la mobilità elettrica una scelta praticabile per tutti, non solo per coloro che hanno accesso a colonnine pubbliche o che vivono in grandi centri urbani.
L’Impatto della Transizione Elettrica e il Futuro del Bonus
Il bonus colonnine domestiche si inserisce in un contesto più ampio di incentivi e politiche a favore della mobilità sostenibile. Con l’obiettivo di ridurre progressivamente le emissioni di CO2 e di incrementare la diffusione delle tecnologie verdi, il governo italiano si sta impegnando per rendere il trasporto pubblico e privato più ecologico. La riapertura dei termini del bonus è una dimostrazione concreta di questo impegno, ma anche un segnale che la strada verso una mobilità a zero emissioni è ancora lunga e ha bisogno del contributo di tutti.
Nel medio-lungo termine, il bonus potrebbe essere esteso o integrato con altre misure, come l’agevolazione per i veicoli elettrici o per l’installazione di colonnine pubbliche, creando una rete sempre più capillare e accessibile. In questo modo, si punta a favorire un cambiamento culturale e comportamentale che spinga sempre più italiani a scegliere l’elettrico, riducendo così la dipendenza dai combustibili fossili e migliorando la qualità dell’aria nelle nostre città.
Pertanto, la riapertura del bonus colonnine domestiche 2024 rappresenta una grande opportunità per incentivare l’adozione della mobilità elettrica in Italia. Con l’aiuto di incentivi come questo, il governo sta contribuendo a creare una rete di infrastrutture di ricarica domestiche e condominiali che rende l’uso di veicoli elettrici più pratico e conveniente. L’incentivo non solo riduce i costi iniziali per gli utenti, ma rappresenta anche un passo importante verso la sostenibilità e la tutela dell’ambiente.
Gli utenti interessati hanno ora una seconda possibilità per fare domanda e ottenere il contributo, ma è fondamentale che si agisca tempestivamente, dato che la finestra per le domande è limitata. Con il supporto di misure concrete come il bonus colonnine domestiche, l’Italia può guardare con fiducia al futuro della mobilità elettrica, contribuendo attivamente alla transizione ecologica che il nostro paese e il nostro pianeta richiedono.