Nel 2025, l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha rinnovato il proprio portale dedicato alla trasmissione delle pratiche per l’Ecobonus e il Bonus dell’Edilizia. Il nuovo sistema si adatta ai cambiamenti normativi introdotti con l’ultima legge di Bilancio, che ha profondamente modificato le aliquote di detrazione fiscale per gli interventi di efficientamento energetico. Una delle novità più rilevanti riguarda la riduzione generalizzata delle aliquote di detrazione. Il classico 65%, fino al 2024 applicato alla maggior parte degli interventi di riqualificazione energetica, viene drasticamente ridotto al 36%, salvo eccezioni. Soltanto chi effettua lavori sulla propria abitazione principale può accedere a una detrazione più elevata, pari al 50%. Tuttavia, questa maggiorazione non si applica a locatari, comodatari e familiari conviventi, che rimangono ancorati alla soglia base del 36%.
Il nuovo portale ENEA rimane lo strumento di riferimento per la trasmissione dei dati relativi agli interventi incentivati, ma con alcune precisazioni importanti: l’accesso è riservato agli utenti dotati di SPID o CIE (Carta d’identità elettronica), in linea con le nuove normative di sicurezza e identità digitale. Tuttavia, per il Bonus Casa — che comprende interventi come ristrutturazioni semplici e non necessariamente legate al risparmio energetico — la comunicazione all’ENEA non è obbligatoria, come già chiarito dall’Agenzia delle Entrate fin dal 2019.
La circolare dell’Agenzia delle Entrate ribadisce che, nonostante la riduzione delle aliquote, i tetti massimi di detrazione restano invariati. Per esempio:
Fino a 100.000 euro per la riqualificazione energetica globale;
60.000 euro per coibentazioni, pannelli solari o schermature solari;
30.000 euro per pompe di calore, impianti ibridi e a biomasse.
Questo significa che, per raggiungere la detrazione massima, i contribuenti dovranno sostenere spese ben più elevate. Un contribuente che applica l’aliquota del 36%, per esempio, dovrà effettuare lavori per circa 142.000 euro per poter detrarre i 51.250 euro residui su un intervento iniziato nel 2024, con detrazione ancora disponibile nel 2025.
Chi ha avviato interventi nel 2024 ma ha spese da sostenere nel 2025 deve ricalcolare l’importo detraibile secondo le nuove aliquote. Il portale ENEA, in questi casi, resta centrale per la corretta comunicazione delle opere concluse, anche se non tutte le categorie di intervento richiedono l’invio dei dati. Il quadro normativo è destinato a cambiare ancora. Dal 2026, l’aliquota del 36% sarà riservata solo agli interventi sulla prima casa, mentre per tutte le altre situazioni la detrazione scenderà al 30%, salvo modifiche future. Una previsione che potrebbe spingere molti contribuenti ad anticipare gli interventi di riqualificazione entro la fine del 2025.
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