LE RISTRUTTURAZIONI: il nuovo Decreto sui requisiti minimi del 31 luglio 2025

Il nuovo Decreto sui requisiti minimi  Il 31 luglio 2025
nuovo Codice deontologico dell’Architetto

Il nuovo Decreto sui requisiti minimi  del 31 luglio 2025. la Conferenza Unificata ha dato il via libera al nuovo Decreto Ministeriale Requisiti Minimi, aggiornando ufficialmente il DM 26 giugno 2015 in materia di prestazioni energetiche degli edifici. Si tratta di un intervento normativo atteso da tempo, che allinea le regole italiane agli obiettivi europei in tema di sostenibilità, efficienza energetica e integrazione delle fonti rinnovabili. Il nuovo decreto entrerà in vigore 180 giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.Il decreto, adottato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in concerto con altri ministeri (Infrastrutture, Salute e Difesa), amplia significativamente il quadro normativo esistente. Tra le principali novità vi sono nuove prescrizioni per l’involucro edilizio, un’attenzione maggiore ai ponti termici, e soprattutto l’obbligo di integrare le infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici nei progetti edilizi, siano essi di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazioni rilevanti.Il testo affronta inoltre aspetti legati al benessere termo-igrometrico, alla prevenzione degli incendi e alla sicurezza sismica, delineando un approccio multidimensionale alla qualità edilizia. Una delle innovazioni più rilevanti riguarda l’introduzione di nuove norme tecniche per il calcolo delle prestazioni energetiche. Vengono adottate, tra le altre, le UNI/TS 11300-5 e 11300-6, oltre alla UNI EN 15193, specifica per l’illuminazione negli edifici non residenziali. Contestualmente, sono state soppresse norme obsolete per semplificare e rendere più omogeneo il sistema di valutazione. Gli Allegati 1 e 2 del DM del 2015 sono stati integralmente sostituiti, con un nuovo sistema di classificazione degli edifici basato sulla destinazione d’uso e sull’incidenza dell’intervento edilizio. Il decreto distingue tra nuova costruzione, ristrutturazione importante di primo o secondo livello e riqualificazione energetica, ognuna con requisiti prestazionali specifici. Il nuovo decreto rafforza l’obbligo di integrazione delle fonti rinnovabili, promuovendo soluzioni come impianti solari termici, fotovoltaici e sistemi a biomasse. In ambito impiantistico, vengono introdotti obblighi per il trattamento dell’acqua, la contabilizzazione del calore e l’uso di sistemi di automazione avanzati (BACS) negli edifici non residenziali. Particolare attenzione è dedicata al contenimento dei consumi di energia non rinnovabile, al controllo della qualità dell’aria interna e alla prevenzione della formazione di muffe e condensazioni. Si introducono anche prescrizioni tecniche per evitare il surriscaldamento estivo, attraverso soluzioni architettoniche e tecnologiche come i tetti riflettenti o i sistemi passivi di raffrescamento. Un capitolo specifico è riservato alle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici. Il decreto stabilisce il numero minimo di punti di ricarica da installare in base alla tipologia di edificio e al tipo di parcheggio (pubblico o privato), promuovendo così la mobilità sostenibile in ambito urbano e residenziale. Il nuovo D.M. Requisiti Minimi rappresenta un passo decisivo verso un’edilizia più efficiente, sicura e sostenibile. Non si tratta solo di un aggiornamento tecnico, ma di una strategia normativa che guarda al futuro dell’ambiente costruito in chiave ecologica e digitale. Una sfida per progettisti, costruttori e cittadini, ma anche un’opportunità per migliorare concretamente la qualità del patrimonio edilizio italiano.

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