Prima di installare o sostituire una caldaia, serve necessariamente un sopralluogo, che dovrà essere eseguito da un professionista specializzato non solo per motivi di sicurezza, ma anche per necessità normativa, visto che, del lavoro di installazione, una volta eseguito, l’impresa dovrà rilasciare una dichiarazione di conformità dell’impianto (D.m. n. 37/2008), ed il relativo libretto (per annottare i successivi controlli della caldaia) con il risultato della prova combustione. Sono analisi obbligatorie che servono per misurare la quantità dei gas presenti nella combustione (ad esempio il monossido di carbonio), per avere il controllo della sicurezza domestica e dell’ambiente. Questo controllo di norma va fatto ogni 2 anni sulle caldaie autonome, anche se di solito le verifiche sono indicate dall’azienda costruttrice ed il costo può superare i 130 euro di spesa.
In alcune Regioni, le regole sono diverse, per cui per avere informazioni precise, sarebbe il caso di recarsi presso uno Sportello Energia e chiedere l’esatta frequenza e la manutenzione degli interventi.
In molti casi, si possono eseguire dei controlli a campione da parte degli organi di controllo, per cui, nel caso di dimenticanze che porterebbero a spese onerose, si potrebbe valutare di sottoscrivere un’abbonamento di assistenza. Ovviamente il costo va dai 500 ai 700 euro in 5 anni, anche se tale assistenza comporta la garanzia di qualsiasi tipo di intervento, compresa la manutenzione ordinaria e che serve per garantire la sicurezza, la riduzione dell’inquinamento e il risparmio energetico.
Fatte le dovute precisazioni, ritorniamo al sopralluogo: nel caso di impianto esistente, il professionista specializzato controllerà che le parti del sistema siano a norma. La prima verifica va fatta alla canna fumaria, dove vengono fatti espellere i fumi di combustione , ogni caldaia deve averne uno non condiviso con altri come può essere il camino o una stufa. Soltanto in un condominio è consentita una canna fumaria di tipo collettivo ramificata , in tal caso è fondamentale che la stessa sia a norma. Mentre se l’apparecchio è molto vecchio, da essere sostituito, il modo migliore ed anche economicamente più conveniente e di interpellare un rivenditore autorizzato che consiglierà il modello giusto in base alle nostre esigenze. La scelta di un apparecchio giusto si ha in base ad un nostro fabbisogno idrico.
Ci sono caldaie a produzione istantanea dove l’acqua calda si ha a disposizione non appena si apre un rubinetto (o doccia), scaldando l’acqua man mano che passa al suo interno. Essa, di solito è sufficiente nelle situazioni in cui la famiglia è composta da tre persone, l’abitazione è di nuova costruzione, ed è posta su un unico piano, dove ci sia una vasca che non sia però ad idromassaggio. Nel caso in cui la famiglia è più numerosa, per cui si necessita di maggiore quantità d’acqua è consigliabile la soluzione di caldaia ad accumulo, modelli di caldaia che hanno un serbatoio di almeno 45/60 litri, oppure con uno separato di 100 litri o maggiore dove l’acqua viene immagazzinata e mantenuta calda.
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO: per la caldaia la scelta non è sempre facile.
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