I costi sostenuti per ristrutturare le abitazioni, ovvero per le parti comuni degli edifici residenziali, è possibile portarli in detrazione (dall’imposta sul reddito delle persone fisiche) secondo le seguenti percentuali:
A) 50% delle spese sostenute per interventi effettuati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2018, limite di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare;
B) 36%, delle spese sostenute come al punto A), con il limite limite di spesa di di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno pagate a partire dal 1° gennaio 2019.
Ne possono usufruire:
1. proprietari o nudi proprietari
2. titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
3. locatari o comodatari
4. soci di cooperative divise e indivise
5. imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
6. soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali. 4 Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali – FEBBRAIO 2018 Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:
7. il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado)
8. il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
9. il componente dell’unione civile (la legge n. 76/2016, per garantire la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone delle stesso sesso, equipara al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello prodotto dalle unioni civili)
10. il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016
Gli interventi riguardano:
1. manutenzione straordinaria : modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici;
2. restauro e risanamento conservativo : interventi finalizzati a conservare l’immobile;
3. ristrutturazione edilizia: ristrutturazione edilizia compresi gli interventi rivolti a trasformare un fabbricato.
Ciascun contribuente ha diritto a detrarre annualmente la quota spettante nei limiti dell’Irpef dovuta per l’anno in questione. Non è ammesso il rimborso di somme eccedenti l’imposta. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi.
EDILIZIA: le agevolazioni per il recupero del patrimonio edilizio.
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