La risposta è un po’ articolata, infatti da chiarimenti intervenuti a cura del Ministero della Transizione Ecologica e dell’Enea, si deducono le modalità di redazione dei Nuovi Prezzi. Ricordiamo altresì, che sono intervenuti i costi del Decreto del Ministero della Transizione Ecologica 14 febbraio 2022, che rappresentano i costi massimi di alcune categorie di lavoro, ovvero parametri in euro, che non possono essere superati nei costi dei Bonus dell’Edilizia riportati nei computi.
Tali costi massimi, però, cosi come le categorie di lavori negli elenchi prezzi, non contengono tutte le possibili categorie di lavoro, per cui da questo, la necessità di redigere dei Nuovi Prezzi. Ricordiamo, perprima cosa i listini validi, utilizzabili, in generale, per determinare i costi degli interventi progettuali:
- I prezzari regionali delle opere pubbliche;
- I listini delle Camere di Commercio delle zone geografiche in cui si realizzano i lavori;
- Il prezzario Dei per le opere.
Per cui, se una categoria di lavori, non è contemplata nell’ambito di tali prezzari, si redigono i Nuovi Prezzi che devono essere analitici, andando a descrivere i beni di fornitura, i costi della posa in opera di dette forniture per dare l’opera compiuta, comprensivi dei costi di manodopera e dei mezzi, indicando altresì le incidenze ed i costi delle Spese Generali e degli Utili di Impresa. Questa è la regola generale e valida anche per i Bonus dell’Edilizia, nel nostro caso però, le stesse sono soggette, alle verifiche previste dal Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 6.8.2020, per cui va redatta una relazione relazione timbrata e firmata, da un tecnico abilitato, che ne conferma le modalità di redazione. Ma la redazione dei Nuovi Prezzi, può essere fatta, anche mediante il principio di equivalenza con altri prezzi similari, apportando le relative modifiche, ovvero, componendoli secondo i principi riportati nei listini prezzi dei prezzari elancati sopra individuati.
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