Sembrerebbe proprio di si. Infatti il legislatore, ha inteso chiarire, nell’ambito del comma 2 ter, dell’articolo 7 della Legge su “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)” ovvero la Legge 29 giugno 2022, n. 79, di approvazione dell’originario Decreto Legge 30 aprile 2022, n. 36 che per la realizzazione di lavori per la realizzazione di infrastrutture in corso, il comma 1, lettera c), numero 1) dell’articolo 106, decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, si interpreta secondo il concetto che quando si parla di circostanze impreviste ed imprevedibili, siano da intendersi anche le circostanze dovute all’aumento dei costi materiali per l’edilizia, per la realizzazione dell’opera.
Pertanto, è giustificata, secondo detto comma, la redazione ed approvazione di perizie di variante, per l’aumento dei costi dei materiali o come previsto dal comma 2-quater, dello stesso articolo, è possibile proporre da parte dell’appaltatore o della stazione appaltante una perizia di variante che tenda ad ottimizzare gli interventi, risparmiando su alcuni lavori per far fronte ai maggiori costi per l’aumento dei prezzi.
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